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Meteo e Previsioni meteo Santiago - Labacolla

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Dati Santiago - Labacolla e Previsioni meteo Santiago - Labacolla con aggiornata allerta meteo Santiago - Labacolla ed incendi.

Modelli meteo Santiago - Labacolla ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile. Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Santiago - Labacolla è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica. Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Santiago - Labacolla per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo Previsioni meteo Santiago - Labacolla meteo Santiago - Labacolla meteo 16 giorni Santiago - Labacolla
COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:

Ottimi riscontri con la precedente emissione stagionale dove si evidenziavano quasi alla perfezione le anomalie previste su scala Europea (salvo maggiore mobilita’ in area Scandinava) e quelle effettivamente avute,con la forte e duratura ondata nord-africana che ha abbracciato per molti giorni buona parte della penisola,caratterizzando la partenza lanciata della stagione.


SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE CON FOCUS SICCITA’:

La situazione teleconnettiva appare ormai completamente modificata rispetto alle ultime due stagioni ,con un tripolo atlantico ormai completamente ribaltato,e la barriera positiva a ridosso delle coste europee ormai definitivamente smantellata e demarcata in senso di un tripolo ben negativo,a sottolineare la fatica delle penetrazione del js oceanico sul vecchio continente,invitato a franare sulle coste Iberiche e portoghesi.Le varie speranze delle varie stagionali in rete che indicavano una estate interamente assente,rapidamente si sono dovute confrontare con una rapida enfasi nord-africana,con la QBO negativa a plasmare come nella maggior parte dei casi in ambito estivo una forte invasione di tipo sub-tropicale,determinando anche l’accoppiata con la  NAO negativa ,che nei vari forecast ormai da oltre 2 mesi si sta attestando su valori al di sotto della neutralita’,segno anche della fine degli effetti del pattern ENSO+.Il tutto viene giustamente evidenziato anche nella fase costante sopramedia dell’ITC,con la bolla positiva nord-africana sempre ad un passo,condizionando e rendendo le anomalie oceaniche simili a quelle del 2003 ,ma con ampi margini di miglioramento per fortuna.Intanto in area ENSO sempre piu’ netti i segnali di arrivo nel prossimo semestre del BAMBINELLO,che risulterebbe determinante nel prossimo semestre freddo.Intanto in ambito euro-atlantico perdura la situazione di blocco sino a meta’ mese,con successiva partenza della fase definita in altalena nelle stesse stagionali,con l’esclusione categorica di una fase cosi perdurante dell’onda di calore,con vari strappi che nella seconda parte di luglio si divideranno la scena,approfittando di una maggiore spinta zonale.Questo non vuol dire che l’estate sia finita anzi.vi saranno altre onde di calore feroci,ma le crepe saranno sempre piu’ incisive e frequenti,a dividersi varie fasi sulla penisola,per un mese di agosto nettamente fatto di opposti.Dal punto di vista idrico nelle prime fasi specie il centro-sud vivra’ delle fasi molto difficili,la situazione perdura ormai da diverso tempo,e mentre il settentrione ha beneficiato di tanto in tanto di temporali,altrove la bolla africana non ha concesso respiro.Dunque le varie colture rischiano molto nei prossimi 10 giorni,anche se per fortuna sono attese precipitazioni benefiche in molte aree,e purtroppo anche fenomeni violenti e dannosi,non solo al nord specie settore est-Lombardo e Triveneto,ma anche sulle adriatiche.Il grosso calore accumulato purtroppo fornira’ carburante per fenomeni anche estremi,e di certo la grande mancanza di acqua per lo stivale(ancora non risolto neanche al settentrione),rappresenta un problema sempre piu’ frequente,che dovrebbe portare a ripensare molti investimenti,ed opere di contenimento nei periodi che immaginiamo di maggiore generosita’ come la prossima stagione.Politiche oculate in quei periodi ed adeguati investimenti apportano successivi benefici,anche perche queste oscillazioni biennali in area ENSO sono una base su cui ragionare per il prossimo futuro,e i due anni di NINA,stanno portando un grave dazio da pagare.




Il modello matematico CFS che stiamo sviluppando,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto, evidenzia finalmente le possibili fasi temporalesche via via piu’ incisive,che si alterneranno sulla penisola,anche se in alcuni casi saranno solo estremamente dannose,per il forte calore accumulato e possibili super celle convettive.




PREVISIONI PER L'ITALIA
 
ITALIA SETTENTRIONALE:

 La prima parte del mese di settembre vedrebbe una partenza assolutamente dinamica  che riguarderebbe soprattutto  il settore del Triveneto a suon di rovesci e temporali,con clima variabile nella prima settimana al nord-ovest,in un contesto termico assolutamente gradevole.Probabilmente nella seconda decade mensile,una maggiore distensione azzorriana con piccolo contributo africano,garantirebbe tempo stabile,con qualche focolaio temporalesco alpino e con  termiche in  ripresa sino al 16-17 quando da ovest si avvicinerebbe una saccatura oceanica.La fine della seconda decade e gli inizi della terza si aprirebbero con clima umido,termicamente nella norma,e con rovesci a macchia di leopardo specie ponente ligure,basso-Piemonte e nord-est con correnti sciroccali,in attesa di una bordata fresca ed instabile sul finire del mese a suon di rovesci e temporali con il secondo ingresso della bora.

 
ITALIA CENTRALE:

La prima parte del mese di settembre vedrebbe una partenza assolutamente dinamica  che riguarderebbe soprattutto  il settore  del medio adriatico a suon di rovesci e temporali,con clima variabile nella prima settimana sull’area tirrenica ,in un contesto termico assolutamente gradevole.Probabilmente nella seconda decade mensile,una maggiore distensione azzorriana con piccolo contributo africano,potrebbe portare tempo stabile,con qualche temporale pomeridiano da calore,e netto aumento termico, sino al 16-17 quando da ovest si avvicinerebbe una saccatura oceanica.La fine della seconda decade e gli inizi della terza si aprirebbero con clima umido,termicamente nella norma,e con rovesci a macchia di leopardo  soprattutto sull’area tirrenica e Sardegna,con possibili foschie mattutine per correnti sciroccali,in attesa di una bordata fresca ed instabile sul finire del mese.

 
ITALIA MERIDIONALE:

La prima parte del mese di settembre vedrebbe una partenza assolutamente dinamica che riguarderebbe soprattutto  il settore  del basso adriatico ed area ionica  a suon di rovesci e temporali con locali colpi di vento,il  clima risulterebbe invece  variabile nella prima settimana sull’area tirrenica con qualche rovescio  ,in un contesto termico assolutamente gradevole.Probabilmente nella seconda decade mensile,una maggiore distensione azzorriana con piccolo contributo africano,potrebbe portare tempo stabile,con qualche temporale pomeridiano da calore,e netto aumento termico attorno  ai 32 gradi, sino al 16-17 quando da ovest si avvicinerebbe una saccatura oceanica.La fine della seconda decade e gli inizi della terza si aprirebbero con clima umido,termicamente nella norma,e con rovesci a macchia di leopardo  soprattutto sull’area tirrenica e Sicilia centro-occidentale,con possibili foschie mattutine per correnti sciroccali,in attesa di una bordata fresca ed instabile sul finire del mese.




TENDENZA SUCCESSIVA OCCHIO AL SEMESTRE FREDDO:

La base di tale tendenza inerente alla prossima stagione autunnale ci mostra plottando i vari anni in cui siamo venuti da una lunga fase di ENSO negativa(NINA),con virata a debole NINO,coincidono con una forte anomalia pluviometrica sull’Europa sud-occidentale e dunque favorevole alle grandi precipitazioni autunnali,con rischi anche alluvionali e la porta oceanica spesso  spalancata.Precursore della virata in area ENSO è gia sotto gli occhi dei principali esperti,con la virata finalmente  del SOI in negativo,in piu’ anche l’impronta del tripolo atlantico e dell’area nevralgica RM sembrano delineare una NAO i frequente fase negativa,con una situazione sicuramente molto dinamica ed un VP che nella prossima stagione risulterebbe piu’ vulnerabile ad assalti di matrice troposferica.Pertanto si conferma una prossima stagione dinamica,e con occasioni per rivedere nevicate a quote basse non solo sulle classiche aree adriatiche del centro-sud ma anche al nord. Ad ora tale tendenza appare invariata con un’occhio alla PDO che tende per la prima volta a positizzarsi,fondamentale per il percorso del js,e le azioni di disturbo sul VPT.

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